“Mandalo domattina e lo avremo pronto in una settimana o due”, potrebbe averti detto almeno una volta nella tua vita l’impiegato del centro noleggio fotocopiatrici Roma che si occupa anche della manutenzione dei suoi macchinari. Non avrai nemmeno bisogno di progettare il tuo stampino per biscotti. Potrai semplicemente scaricare uno delle centinaia di modelli che i dilettanti hanno già creato e messo online affinché chiunque potesse usarlo liberamente. Nel mondo delle stampanti 3D, le persone ora copiano e condividono non solo testo e immagini su carta, ma persino oggetti fisici.
Un tempo, le stampanti 3-D erano strumenti costosi e d’élite utilizzati da designer di fascia alta che li usavano per prototipare prodotti come telefoni cellulari o parti di aeroplani. Ma ora stanno emergendo nel mainstream: puoi acquistarne uno per circa cinquecento fino a tremila euro, e molti appassionati, scuole e biblioteche lo hanno già fatto. A volte stampano oggetti che progettano, ma puoi anche fare copie di oggetti fisici “scansionandoli”, utilizzando lo smartphone o la fotocamera per trasformare più immagini in un modello 3-D, che può quindi essere stampato più e più volte. Vuoi una copia, diciamo, della statua di Auguste Rodin Cariatide à l’urne, o forse solo alcuni pezzi di plastica di ricambio per Settlers of Catan? Sei fortunato. Persone disponibili hanno già scansionato questi oggetti e li hanno messi online.
Poiché la stampa 3D diventa sempre più economica, come cambierà la società? Cosa significherà poter salvare e condividere oggetti fisici e fare tutte le copie che vogliamo? Un modo per riflettere su questo è considerare il notevole impatto della prima tecnologia che consente alle persone comuni di duplicare le cose in massa: la fotocopiatrice Xerox.
La storia della stampa che si evolve: noleggio fotocopiatrici Roma e dintorni
Per secoli, se non ti sei preso la briga di pubblicare un intero libro, copiare un singolo documento è stato un processo lento e arduo, svolto principalmente a mano. Gli inventori avevano cercato a lungo un dispositivo per automatizzare il processo, con scarso successo. Thomas Jefferson ha usato un pantografo: mentre scriveva, un dispositivo di legno collegato alla sua penna manipolava un’altra penna esattamente con gli stessi movimenti, creando una copia meccanica. Il pioniere del motore a vapore James Watt creò un dispositivo ancora più rozzo che avrebbe preso una pagina appena scritta e avrebbe schiacciato un altro foglio contro di essa, trasferendo parte dell’inchiostro al contrario. All’inizio del XX secolo, lo stato dell’arte era la macchina ciclostile, che utilizzava l’inchiostro per produrre una piccola serie di copie che si indebolivano a ogni duplicazione. Era imperfetto.
Naturalmente l’uomo ha questo suo particolare talento peculiare come specie su questa Terra, che riguarda quello che impara dai suoi errori e il modo abbastanza frettoloso, ma anche speciale, di evolversi e riuscire a porre immediatamente rimedio, riuscendo sempre e comunque a fare quel salto avanti di qualità che gli permette tutte le volte di farcela contro ogni possibile difficoltà. Anche in questo caso, con la stampa, è riuscito a farsi valere ed è arrivato a realizzare delle macchine quasi perfette, in grado di fotocopiare centinaia, se non migliaia di pagine per tutte le volte che vogliamo.
Puoi Contattarci al numero 0645548090
Lascia un commento